Tecnico della Fisiopatologia Circolatoria: entrano 1 su 3 (nel 2018: 474 domande per 173 posti)
nel 2014 hanno passato il test 1 su 2 (410 domande per 188 posti)
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Leggi che regolamentano la professione:
Legge 251/2000 Art. 3
(Professioni sanitarie tecniche)
1. Gli operatori delle professioni sanitarie dell'area tecnico-diagnostica e dell'area tecnico-assistenziale svolgono, con autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie alla esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona, ovvero attività tecnico-assistenziale, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della sanità.
2. Lo Stato e le regioni promuovono, nell'esercizio delle proprie funzioni legislative, di indirizzo, di programmazione ed amministrative, lo sviluppo e la valorizzazione delle funzioni delle professioni sanitarie dell'area tecnico-sanitaria, al fine di contribuire, anche attraverso la diretta responsabilizzazione di funzioni organizzative e didattiche, al diritto alla salute del cittadino, al processo di aziendalizzazione e al miglioramento della qualità organizzativa e professionale nel Servizio sanitario nazionale con l'obiettivo di una integrazione omogenea con i servizi sanitari e gli ordinamenti degli altri Stati dell'Unione europea.
Decreto del Ministero della Sanità 316/1998
1. E' individuata la figura del tecnico della fisiopatologia
cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare con il seguente
profilo: il tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione
cardiovascolare e' l'operatore sanitario che, in possesso del diploma
universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale,
provvede alla conduzione e alla manutenzione delle apparecchiature
relative alle tecniche di circolazione extracorporea ed alle tecniche
di emodinamica.
2. Le mansioni del tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria
e perfusione cardiovascolare sono esclusivamente di natura tecnica;
egli coadiuva il personale medico negli ambienti idonei fornendo
indicazioni essenziali o conducendo, sempre sotto indicazione medica,
apparecchiature finalizzate alla diagnostica emodinamica o vicariati
le funzioni cardiocircolatorie.
3. Il tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione
cardiovascolare:
a) pianifica, gestisce e valuta quanto necessario per il buon
funzionamento delle apparecchiature di cui e' responsabile;
b) garantisce la corretta applicazione delle tecniche di supporto
richieste;
c) svolge la sua attivita' professionale in strutture sanitarie
pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero professionale.
4. Il tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione
cardiovascolare contribuisce alla formazione del personale di
supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al
profilo professionale e alla ricerca nelle materie di sua competenza.
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